Nell’ambito dello Structural Health Monitoring (SHM), l’utilizzo di tecnologie avanzate come i sensori wireless, il software di diagnostica del danno, le reti neurali e il Reverse FEM gioca un ruolo fondamentale nel garantire la sicurezza, l’efficienza e la durata delle strutture e dei sistemi complessi.

I sensori wireless forniscono dati in tempo reale sulla deformazione, permettendo un monitoraggio continuo delle condizioni strutturali senza la necessità di installare costosi e complessi sistemi di cablaggio. Questi dati sono poi elaborati da sofisticati software di diagnostica del danno, che utilizzano algoritmi avanzati, inclusi quelli basati su reti neurali, per identificare segni precoci di danni strutturali o anomalie.

L’utilizzo delle reti neurali permette di rilevare correlazioni complesse tra i dati di deformazione e altri fattori che potrebbero indicare la presenza di danni o problemi strutturali, consentendo un’analisi accurata e tempestiva delle condizioni della struttura. Inoltre, il Reverse FEM si rivela estremamente utile nel ricostruire i carichi applicati sulla struttura a partire dai dati di deformazione, consentendo di identificare i punti critici e di ottimizzare il design per migliorare le prestazioni e prolungare la vita utile della struttura.

In sintesi, l’integrazione di queste tecnologie all’interno di un sistema di SHM non solo consente un monitoraggio preciso delle condizioni strutturali, ma permette anche di prendere decisioni informate e tempestive per garantire la sicurezza e l’affidabilità delle infrastrutture, riducendo al contempo i costi di manutenzione e prolungando la vita utile degli impianti e delle attrezzature.